Il 2025 non è poi così lontano: manca poco più di un mese. A fine novembre, molti di noi iniziano a pensare ai buoni propositi per l’anno nuovo. Tra gli obiettivi più comuni, migliorare l’alimentazione è sempre ai primi posti perché, ehi, siamo quello che mangiamo. Una nutrizionista italiana ha indicato cinque alimenti che dovremmo considerare di eliminare dalla nostra dieta per iniziare il nuovo anno con uno stile di vita più sano. Ecco quali sono e perché dovresti evitarli.
1. Barrette e frullati proteici ultra-processati
Molti di noi ricorrono a barrette proteiche e frullati per una rapida carica di energia, ma spesso questi prodotti sono tutt’altro che salutari. La nutrizionista spiega: “Questi alimenti sono spesso carichi di zuccheri aggiunti, dolcificanti artificiali e ingredienti infiammatori. Invece di nutrire il corpo, rischiano di sovraccaricarlo con sostanze inutili”. Una valida alternativa? Sostituisci le barrette proteiche con snack naturali come frutta secca, semi o un mix di yogurt greco e frutta fresca. Per i frullati, opta per proteine naturali come quelle derivanti dai semi di canapa o dal siero di latte biologico.
2. Prodotti con “aromi naturali”
Gli alimenti che riportano la dicitura “aromi naturali” in etichetta non sono così innocui come sembrano. Sebbene il termine “naturale” possa far pensare a qualcosa di sano, spesso questi aromi sono il risultato di processi industriali complessi. “Questi ingredienti, creati in laboratorio, possono alterare il gusto naturale degli alimenti e spingere a mangiare di più,” avverte l’esperta. Ad esempio, lo yogurt aromatizzato spesso contiene sia aromi naturali che zuccheri aggiunti. Prova invece uno yogurt bianco naturale arricchito con frutta fresca o un pizzico di cannella.
3. Bevande energetiche
Le bevande energetiche sono un’altra categoria di alimentari da abbandonare nel 2025. Questi prodotti promettono energia immediata ma hanno effetti collaterali negativi, come picchi glicemici seguiti da un crollo di energia, nonché potenziali rischi per la salute del cuore e il sonno. La nutrizionista consiglia di sostituirle con alternative naturali come tè verde o matcha, che forniscono energia senza gli effetti dannosi di zuccheri e caffeina in eccesso.
4. Oli vegetali raffinati
Gli oli di semi raffinati, come quelli di mais, girasole e soia, sono spesso presenti nella nostra cucina ma possono essere dannosi per la salute. “Questi oli sono ricchi di acidi grassi omega-6, che, se consumati in eccesso, possono promuovere l’infiammazione nel corpo,” sottolinea l’esperta. Per cucinare, meglio optare per alternative come l’olio extravergine di oliva o l’olio di cocco, entrambi più sani e meno processati.
5. Alimenti vegani ultra-processati
I sostituti della carne, come hamburger vegetali o formaggi vegani industriali, sono spesso considerati salutari, ma non sempre lo sono. “Questi prodotti possono contenere additivi, conservanti e grassi poco salutari che li rendono meno nutrienti del cibo fresco,” spiega la nutrizionista. L’alternativa? Puntare su proteine vegetali integrali come legumi, tofu biologico e tempeh, preparati in modo semplice e naturale.
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